Tecniche di Nostradamus

sabato 10 maggio 2014

Giovanni XXXIII e i "vaticinia di Nostradamus" (2)

Ultimi decenni del XIV secolo. Roma è in pieno fermento: anarchia, sporcizia, brigantaggio, prostituzione, omicidi (tranne che di domenica, per rispetto del giorno del Signore), saccheggi e violenze. Ci si batte ad ogni angolo di strada e ad ogni occasione, tutti contro tutti; i mercenari bivaccano alle porte della città, tormentandola con le loro scorrerie.
Il papa in carica, Urbano V, risiede in Francia, ove la sede pontificia è stata trasferita nel 1313 dal francese Clemente V, lo stesso che aveva sciolto l’Ordine dei Templari.
I vaticinia di Nostradamus (nona immagine) raffigurano Clemente V a cavallo, mentre lascia  una donna con le mani giunte, sulla soglia di un edificio di culto: la sposa di Cristo, la Chiesa di Roma abbandonata.  



Vedi qui il sposo della donna Babilonica, che fugge la sua sposa a sé abominabile, quasi vedovada lasciandola.

Così lo descrivono gli artefici dei disegni, dei quali l’autore dei vaticinia di Nostradamus, che non sono affatto di Nostradamus, è solo un mediocre scopiazzatore.
Mi dispiace di deludere chi la pensa diversamente, ma a me risulta che i “vaticinia di Nostradamus” siano solo un pessimo mosaico del 1800 o giù di lì, un’accozzaglia di frammenti di altre opere. Un lavoro intrigante, espressione di un fenomeno culturale interessante, ma pur sempre una macedonia di frutta, attorno alla quale si è costruito un business di successo.

L’immagine del papa a cavallo che lascia Roma, ripresa da una fonte più sofisticata dei “vaticinia di Nostradamus”, è riportata anche nel recente DVD n. 4 di Alberto Angela “Alla scoperta del Vaticano”.



Dante, filo-templare, immortala Clemente V nell’inferno, in modo assai poco benevolo:

ché dopo lui verrà di più laida opra,
di ver' ponente, un pastor senza legge,
tal che convien che lui e me ricuopra.
Nuovo Iasòn sarà di cui si legge
ne' Maccabei; e come a quei fu molle
suo re, così fia lui chi Francia regge.
Inf. XIX, 83-88

…segue…

Nessun commento:

Posta un commento