Tecniche di Nostradamus

lunedì 29 ottobre 2012

Quartina I,51


Dobbiamo scoprire perché sostengo che le quartine I,51 e II,79 occupino posti consecutivi nell’ordine definitivo. Il modo migliore di farlo è quello di mostrare come lo stesso Nostradamus le colleghi; egli lo fa sia indicando esplicitamente la successione numerica, che sviluppando un ragionamento che rende l’una complementare all’altra.
Tuttavia, prima di fornire la dimostrazione promessa che, come d’abitudine, sarà rigorosa e dettagliata, proviamo a vedere cosa i vari interpreti vedono nelle due quartine. Non lo faccio per denigrare qualcuno, ma solo per evidenziare ancora una volta l’inutilità di prestare fede a interpretazioni “profetiche” non fondate su una decifrazione obiettiva del “codice Nostradamus”.
Cominciamo con la quartina I,51.

Capo d’Ariete, Giove & Saturno,
Dio Eterno, quali mutamenti?
Poi dopo lungo tempo il suo malvagio tempo ritorna,
Francia e Italia quali emozioni?

Ferrario e Pamparana, nel libro “Nostradamus: il passato, il presente, il futuro” vi vedono episodi della storia di Luigi XIV,  re di Francia a cavallo del 1600/1700. Non voglio certo ironizzare, ma davvero non ho capito cosa i due autori intendano dire in quasi due pagine di libro e quali siano i collegamenti tra gli eventi da loro narrati e la quartina.
Non si può, davvero non si può, farsi prendere la mano da un’idea preconcetta e spacciarla per “profezia”, senza curarsi del rispetto non solo del senso generale, ma anche e soprattutto dei dettagli dei 4 versi. Se Nostradamus fornisce certi contenuti, allora bisogna prenderli in considerazione, altrimenti è meglio passare la mano.

Ancora più sorprendente è De Fontbrune (Les propheties de maistre Michel Nostradamus), del quale cito testualmente la spiegazione:

Per il condottiero delle armate, di potenza e d’epoca – Dio eterno quali sommovimenti! – Poi dopo lungo tempo, il tempo dello spirito maligno ritorna- Francia e Italia, quali emozioni!

Attenzione: quella che precede non è una cattiva traduzione della quartina, né una mia sintesi; è la traduzione delle esatte parole (in francese) di De Fontbrune.
“Un bel tacer mai scritto fu”.

Stessa cosa per Piantanida, altro interprete di “riguardo” che, nel libro “Nostradamus previde la fine dei tempi”, collega la quartina alla terza guerra mondiale.

Il capo d’Ariete è il comandante supremo delle forze armate dello schieramento in cui il potere ecclesiastico (Giove) si troverà alleato con le nazioni plutocratiche (Saturno) . Stupito dai sovvertimenti che seguiranno all’immane lotta, Nostradamus esclama: “Dio eterno, quali mutamenti!”. Poi, verso il compiersi del secolo, il maligno tempo di Saturno farà ritorno. Quali emozioni si avranno in Francia e in Italia.

Ma come si fa a individuare il capo delle forze armate, il potere ecclesiastico e le nazioni plutocratiche nelle immagini di “Ariete, Giove e Saturno”? Come si può immaginare uno schieramento bellico al quale partecipano le forze armate (le guardie svizzere?) del potere ecclesiastico? Sulla base di cosa si può vedere in questi versi la terza guerra mondiale? Perché non la prima, la seconda o un’altra guerra? Perché, nel corso di una guerra mondiale debbono assumere rilievo solo le emozioni di Francia e Italia?

Secondo Guérin (Le veritable secret de Nostradamus), è nel 1702 che Giove e Saturno sono congiunti nella testa dell’Ariete. La quartina si riferisce perciò (sic!)  a Luigi XIV, vissuto all’epoca di quella congiunzione. Tutto qui! Un po’ laconica come spiegazione, ma sorge il sospetto che proprio da questa lettura Ferrario e Pamparana abbiano tratto la loro ispirazione.

Infine Ruir, altro interprete di rilievo che, nel libro “l’écroulement de l’Europe”, se la cava con una interpretazione più sibillina della stessa quartina.

Ai climi del Sole e di Giove, caratterizzati da reame, giustizia e abbondanza, succederà un lungo ciclo di maledizioni per via di Saturno, tanto che Nostradamus dice “Francia e Italia, quali emozioni”, riferendosi alle truppe francesi che saranno quelle che dovranno combattere di più e all’Italia che sarà quella che dovrà soffrire di più per le atrocità contro la Croce”.

Non so proprio come si possa arrivare a scrivere certe cose.

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